Prima della fine del 2015 si prevede di risolvere pi๠di 170.000 applicazioni per la cittadinanza qui a Valencia.
Ad Aprile infatti ਠstato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il contratto che affida la gestione del Ministero della Giustizia per l’Associazione delle autorità di registrazione per l’immobile, commerciale e mobile della Spagna e per la gestione dei casi di cittadinanza per residenza, vale a dire il piano intensivo di nazionalità 2015.
Cosà¬, secondo il testo stesso, il Ministero della Giustizia ha incaricato l’Associazione delle autorità di registrazione per l’immobile, commerciale e mobile della Spagna per il trattamento delle domande di cittadinanza per residenza che siano indicate nel secondo punto di questo emendamento, per il momento immediatamente precedente il giorno in cui la Direzione Generale di nazionalità e Stato Civile aumentano la risoluzione del rapporto-proposta obbligatoria all’organismo competente, ai sensi dell’articolo 367 del Regolamento del Registro Civile.
Fino al 31 dicembre 2015, l’Associazione delle autorità di registrazione per l’immobile, commerciale e mobile di Spagna si occupa dunque del trattamento delle domande di residenza e nazionalità che sono entrate nel ministero della Giustizia tra il giorno 1 gennaio, 2014 fino 31 Dicembre 2014. Quindi non sono inclusi i nuovi registri del 2015.
Come negli altri casi precedentemente, i registratori emettono un rapporto che puo’ essere positivo o negativo sulla concessione della cittadinanza in modo che per il Ministero della Giustizia il rilascio della risoluzione puo’ essere messo a disposizione del promotore della richiesta di cittadinanza spagnola attraverso il sito web “Cà³mo va lo mào“.
L’accordo non include pero’ le domande del 2015 e quelle che sono ancora in corso degli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Ed esso non include neanche la risoluzione delle migliaia di richieste di riesame presentate dalla negazione della cittadinanza per residenza durante i vari anni.
Questa volta, perà², la dichiarazione ufficiale ha detto che il compito richiede molta attenzione e i legislatori dovranno continuare il trattamento delle domande ai requisiti, tra le quali ben 2.014 sono state ritardate oltre il 31 dicembre 2015.
Tutta la procedura , questa volta, non sarà gratuito per l’Amministrazione e il Ministero della Giustizia che si impegnano al pagamento di 4.000.000 euro per l’elaborazione di questi file di nazionalità nel 2014.
Il Piano intensivo e’ entrato in vigore il 6 aprile 2015, e pertanto si dovrebbero gia’ cominciare a vedere sul sito le varie risoluzioni del 2014.