L’arrivo dei tori e cavalli a Segorbe Lunedi 7 Settembre 2015 da inizio a uno dei festival più antichi e tradizionali della Comunidad: L’Entrada de Toros y Caballos. Sappiamo che molti hanno opinioni contrastanti, viste le polemiche che ultimamente percorrono il mondo della corrida, ma questa e’ una delle fiestas popolari tra le piu’ amate e antiche.
Dichiarata nel 1985 Festival del Turismo, e data la sua importanza e notorietà , 20 anni doponel 2005 è stato dichiarata di interesse turistico internazionale fino ad essere nominata nel febbraio 2011 Intangibile Bene di Interesse Culturale.
E ‘certamente uno spettacolo unico che può essere goduto nella seconda settimana di settembre, da Lunedi a Domenica a 02:00 ogni pomeriggio durante la settimana di festa.
L’ingresso dei tori è aiutato dalla partecipazione di 13 cavalieri sui loro cavalli e dotato di una guida per barre sottile per portare 6 tori in mezzo alla strada a Segorbe, a tutta velocità , in mezzo alla folla, sincronizzando un moto ondoso simile a quello di un banco di pesci, e creando uno spazio impossibile, come un miraggio, per pochi decimi di secondo.
Si sente qui ancora una volta la magia di uno spettacolo unico al mondo dove l’assenza di barriere per contenere gli animali, rende il pubblico un vero e proprio muro che impedisce la fuoriuscita dei tori. Questo rende i minuti che i tori impiegano per percorrere la distanza tra la torre e la piazza Botxi di una grande bellezza ma non senza qualche pericolo.
Il primo riferimento scritto all’Entrada de Toros y Caballos a Segorbe risale al 1386 dove ha avuto inizio la tradizione. Quello che sappiamo è che in quel momento c’era solo un toro, finanziato dai macellai musulmani e cristiani della città vicina. Per partecipare è necessario essere nato a Segorbe o registrato in città da un minimo di cinque anni.
Durante il festival ci sono attivita’ diverse:
A mezzogiorno il percorso parte dai recinti situati vicino al villaggio di Peñalba verso l’altro lato del fiume dove si trova il corral provvisorio alla fine di calle del Argén. A piedi il percorso della mandria e’vivace e viene osservato da numerosi spettatori.
La trià : Ai piedi della torre Botxi sono selezionati da tutti i sei tori della mandria.
La reunión: inizia alle 02:00 che segna l’inizio della voce. I tori sono nell’unico punto del percorso che è recintato per ovvie ragioni, che porta dalla strada alle Mesones dove si trovano ad affrontare i cavalieri. Cavalcando i loro cavalli, i caballeros prendono i tori e li portano a Plaza de la Cueva Santa.
La carrera: La corsa vera e propria ha una distanza di circa cinquecento metri e gli animali a piedi ci mettono circa un minuto. I tori corrono per lo più lungo la calle Cristoforo Colombo fino all’arena provvisoria situata in Plaza de la Cueva Santa.
Durante la corsa il pubblico (circa ventimila spettatori) occupa tutta la strada, facendosi da parte solo i momenti prima il passaggio della mandria, servendo così da barriera che impedisce la fuga degli animali.
Poco prima dell’arrivo in Plaza de la Cueva Santa, i cavalieri si fanno da parte e lasciano che i tori che entrino nella piazza da soli, per essere rinchiusi lì.
La sfilata di cavalieri: Dopo l’entrata, i partecipanti vagano per le strade in viaggio inverso per ricevere gli applausi.