Come me, tantissimi italiani sentono il bisogno di trasferirsi all’estero per migliorare la propria condizione di vita, e tra le mete più ambite vi è, senza dubbio, la Spagna. Nonostante Madrid e Barcellona siano le prime in classifica come mete spagnole più gettonate, probabilmente per la tanta offerta di lavoro, Valencia le segue a pari passo e non è assolutamente da sottovalutare. In quest’articolo sul trasferirsi in Spagna: pro e contro di vivere a Valencia, parleremo di com’é vivere in questa città spagnola.
Trasferirsi in Spagna: i pro di vivere a Valencia
Stiamo parlando di una città che è terza nella classifica delle città più visitate della Spagna, non solo per il clima stupendo ed il cibo buonissimo ma, a mio parere, anche per altre caratteristiche che la caratterizzano: quali il fatto di essere una città di mare, nella quale ci si sente facilmente a casa, e l’atmosfera che si percepisce a vivere a Valencia, un qualcosa di unico che solo vivendoci potrete comprendere davvero.
I pro di vivere a Valencia: 1. Il mare valenciano renderà le vostre giornate migliori
Il mare, pur non parlando, vi inviterebbe a scendere in spiaggia e bagnarvi i piedi in quell’acqua che è solita essere calda già dai primi giorni di Maggio fino a Settembre inoltrato.
Uno degli aspetti positivi di Valencia, che è stato tra i primi a spingermi a sceglierla come mia nuova casa è stato senza dubbio il mare. Io (come ogni persona proveniente dal Sud Italia, credo) sento la necessità di avere il mare a portata di mano 365 giorni all’anno… e questo ha influenzato almeno al 40% la mia scelta di trasferirmi a Valencia.
2. Il clima è mite tutto l’anno
Quando sono venuta a Valencia nel mese di Marzo per la festa de Las Fallas (ve ne parlerò qualche paragrafo più giù), in valigia avevo messo poche maglie a mezze maniche… e a mia grande sorpresa, mi sono ritrovata a camminare tra le strade di questa città , con 32° gradi sotto al sole.
Il clima di Valencia, infatti, è mite quasi tutto l’anno e d’inverno spesso non si ha la necessità di accendere i termosifoni (in molte case, come la mia ad esempio, l’impianto di riscaldamento non esiste nemmeno).

3. La sanità pubblica è simile a quella italiana
Dopo aver vissuto 3 anni e mezzo a Bristol (in Inghilterra) e avendo quindi avuto modo di testare come funziona la sanità in altri paesi, posso affermare senza dubbio che la sanità pubblica in Spagna funziona.
Il tutto è possibile se siete iscritti alla cosiddetta Seguridad Social che vi permetterà di usufruire dei benefici medici senza alcun costo. Nel momento in cui sono arrivata a Valencia, infatti, dopo essermi registrata presso il centro di salute più vicino a casa mia, ho fatto richiesta per degli esami del sangue, che mi sono stati concessi senza alcun costo extra. Ciò non era invece stato possibile in Inghilterra, perchè richiedevano motivazioni più valide del voler fare un semplice, ma necessario, controllo annuale.
4. La burocrazia funzionale non porterà stress nelle vostre vite
Un altro fattore che ho trovato pratico, nonostante le lunghe tempistiche, è quello della burocrazia. Lo stato spagnolo, infatti, vi richiederà una serie di carte burocratiche con il fine di assicurarvi che siate a posto con la legge e possiate usufruire dei benefici come un qualsiasi cittadino di Valencia.
I documenti che richiedono solitamente sono: il NIE, la Seguridad Social, l’Empadronamiento ed il rinnovo patente. Come ho già detto, i tempi di attesa sono lunghi, e ciò è dovuto probabilmente anche al numero elevato di emigranti, ma una volta che siete in regola, vi assicuro che potrete dormire sonni tranquilli.
5. La vita notturna non ha nulla da invidiare a quella di Barcellona o Madrid
Infine, ma non di meno importanza, voglio spezzare una lancia a favore della vita notturna e del divertimento a Valencia. E’ risaputo che la comunità spagnola non rifiuta mai una birra ghiacciata al chiaro di luna, o di fare bottelón in riva al mare. A Valencia, nella fattispecie, la festa de Las Fallas è un buon motivo per festeggiare tutto l’anno!
Seppur questa festa prenda luogo tra il mese di Febbraio e Marzo (i festeggiamenti durano un mese ma la fiesta gorda è a Marzo, nei giorni che precedono San Giuseppe), durante l’anno non solo ci si prepara al grande evento, ma ci sono anche dei pre festeggiamenti caratterizzati da concerti, intrattenimenti per grandi e piccini ed altri eventi.
6. Valencia è una città che ama l’arte e la musica
Valencia è, inoltre, una città d’arte e musica… e questo è percepibile ogni giorno, percorrendo le strade della città . I mesi estivi sono sicuramente quelli nei quali tutto ciò è più rilevante. Infatti, in questo periodo sono tantissimi i festival che hanno luogo a Valencia: la Feria Andaluza, El festival de los años ’90 sono solo alcuni, ma non bisogna dimenticare tutti i vari concerti di ogni tipo che riempiono la città di ulteriore vita ogni settimana.

Vivere a Valencia: i contro
Se sono riuscita a darvi dei buoni motivi per trasferirvi a Valencia, che sia per un periodo breve per fare un tirocinio o un corso di lingua, o per un periodo più lungo, ne sono molto contenta! Tuttavia, come ogni cosa, anche questa stupenda città ha dei contro. A mio avviso, i contro di vivere a Valencia sono pochi, ma esistono e vale la pena parlare anche di questi per dare un’idea più esasutiva a chi stia pensando di trasferirsi a Valencia.
1. La comunità italiana a Valencia è notevole
Il primo contro da tenere a mente per tutti gli italiani che vogliono fare un’esperienza all’estero è che l’affluenza italiana in questa magnifica città è alta. Per alcuni questo può essere un ulteriore pro, ed in parte lo è perchè assicura che non sentirete particolarmente la mancanza dell’Italia.
Tuttavia, io lo trovo un aspetto negativo della mia vita a Valencia. Stando a contatto con molti italiani, il rischio di non praticare lo spagnolo è alto e personalmente credo che praticare la lingua locale sia una delle cose più importanti della propria esperienza all’estero.
Perciò in questo caso sta a voi saper trovare un giusto equilibrio, che vi permetta di avere amici anche italiani (si sa, è inevitabile!), ma al contempo praticare il più possibile il vostro spagnolo. É sicuramente fattibile, ci va solo un pò di volontà e determinazione in più.
2. La competizione in ambito lavorativo è alta
La presenza d’italiani e altri emigranti provenienti da tutta Europa, ovviamente, è un fattore che aumenta la competizione in ambito lavorativo e che potrebbe percuotere sulla vostra ricerca di lavoro.
É da tenere presente che molti di noi expat vengono da percorsi formativi molto simili e che, la maggior parte di noi, parla l’inglese e lo spagnolo: lingue che sono requisiti minimi per venire assunti. Questo significa che il campo si restringe notevolmente e, spesso, l’essere assunti non è solo determinato dalle proprie qualità , ma anche da una bella botta di”¦fortuna!

C’è da ricordare, inoltre, che se siete specializzati in un ambiente specifico è più difficile trovare lavoro in quanto i settori che offrono più possibilità lavorative ad ora sono quello del turismo, commercio, vendita, assicurazioni e immobiliare. Per tanto, va da sè che una persona con studi linguistici avrà senza dubbio più opportunità di una con studi artistici, quali la danza, il ballo e la recitazione.
Vivere a Valencia: la mia conclusione
Tirando le somme, penso che scegliere di venire a vivere a Valencia deve essere più una scelta di vita, piuttosto che lavorativa.
Reduce da 3 anni in Inghilterra, dove ero Manager di una reception di un hotel, a Valencia sono al punto di partenza e non solo perché non ho ancora trovato un hotel dove possa presentare il mio profilo professionale, ma anche perché sono in una fase della mia vita nella quale preferisco più godermi la vita che focalizzarmi sulla carriera.
Vi consiglio comunque di venire in avanscoperta e scoprire in prima persona se questa città sarà in grado di ammaliarvi e raprivi, come ha fatto con me!
Articolo di Chiara Mastroianni