Trasferirsi a Valencia con tutta la famiglia è stato un passo molto ben studiato e fatto non in maniera frettolosa. Premetto che io sono e resterò sempre una “purista” della cultura italiana, ma questo, una volta conosciuta questa stupenda città spagnola, non è bastato a trattenermi.
Valencia è una città a misura di bambino, anziano, studente, turista con mappa alla mano… e per chiunque decida per una vita più sicura e funzionante da punto di vista dei servizi offerti.
Trasferirsi a Valencia con i propri figli: dove iscriverli a scuola?
Se decidete di venire a vivere da queste parti e avete figli (io ne ho 3 di età diverse), vi si presenterà il dilemma su come e dove iscriverli a scuola. Quale scegliere? E soprattutto in base a che cosa?
É d’obbligo fare una premessa. Le tipologie degli istituti scolastici (colegios) viaggiano su 3 linee: publico, concertado e privado.
I primi bisogna sceglierli con cura perché, a differenza della scuola italiana, mancano di diversi supporti e servizi. I secondi sono quelli in cui si hanno le agevolazioni della scuola privata pur non pagando l’intera retta (solo la metà ), perché entra in campo il governo che ci sostiene per il 50%. La terza realtà infine sono gli istituti privati.
Inoltre, va menzionato che Valencia, a differenza di Barcellona e Madrid, non offre la possibilità agli italiani trasferitisi qui di far frequentare ai figli un liceo italiano. Tuttavia, sono convinta che con il tempo questa realtà si creerà anche qui, dato che la popolazione d’italiani residenti attualmente tocca i 60.000.
Il sistema scolastico in Spagna: come funziona ed informazioni utili
La scuola spagnola è suddivisa in 4 percorsi/gradi: Infantil (dai 3 ai 6 anni), Primaria (dai 6 ai 12) che equivale alla nostra scuola elementare, la Educaciòn Secundaria Obligatoria (ESO; che dura 6 anni, dai 12 ai 16) ed il Bachillerato, equiparabile al nostro liceo, che ha una durata di 2 anni e che non rientra però nel percorso di educazione scolastica obbligatoria.
Appena finita la ESO, infatti, gli studenti possono scegliere se fare il bachillerato o una scuola di formazione professionale (Garanzia Sociale). Tuttavia, solo dopo aver frequentato il bachillerato si può accedere alla selectividad: esame d’ ingresso per l’Università .
I distretti ed i colegios di Valencia: cosa sapere
Ritornando nello specifico sui colegios, Valencia si divide in diverse aree e distretti relativi ai quartieri (barrios) nei quali si è residenti. Ogni distretto ha il suo numero di scuole.
A febbraio bisogna iniziare ad informarsi per l’admision alumnado. Questo, se vi trovate ancora in Italia o fate su e giù, può essere controllato tranquillamente online sul sito del colegio al quale siete interessati.
Io vi consiglio di girarveli un po’ tutti. Noterete che, come caramelle gustose, uno tira l’altro e uno è più bello dell’altro per architettura, gentilezza del personale didattico e offerta formativa.
Iscrizioni scolastiche: tempistiche e metodologie
A differenza della scuola italiana, qui le iscrizioni si fanno verso la fine di luglio; tuttavia, ogni scuola ha la sua data per la consegna della documentazione necessaria.
In Spagna, la classifica delle domande relative all’iscrizione di un bambino a scuola segue un iter molto ben delineato ed in pace con ogni tipo di regola. Non vale conoscere o essere un parente lontano del direttore didattico o di uno dei professori per avere magari la possibilità di entrare in “quella scuola” e in “quella classe”.
La “solicitud de la plaza“ all’interno di un colegio dipende da fattori molto diversi, ma ben precisi: la presenza di altri fratelli nello stesso istituto, lo stato di famiglia numerosa (qui con 3 figli lo si è già ), il reddito familiare, il quartiere d’appartenenza ed altro ancora.
É chiaro che per iscrivere i propri figli, uno o entrambi i genitori devono essere già in possesso del NIE e di un conto presso una banca spagnola. Inoltre, la scuola richiede una copia del contratto d’affitto della casa in cui vivete (nel caso in cui non l’abbiate comprata), ed una bolletta d’utenza già pagata.
Infine, sappiate che le scuole da includere nella documentazione da presentare e per le quali esprimete una preferenza devono essere almeno 10; così, se la domanda non dovesse venire accettata dalla vostra prima scelta, si andrebbe poi naturalmente a scalare in base alle altre scelte incluse.
L’attesa, la scelta finale e l’iscrizione ufficiale
Dopo tutto questo peregrinare da un colegio all’altro e da un ufficio all’altro… si aspettano i primi di luglio, sorseggiando magari uno zumo de naranja, quando usciranno le graduatorie provvisorie.
Provvisorie perché i genitori hanno un tempo massimo di 7 giorni per presentare ricorso nel caso in cui la loro domanda non sia stata accettata. Dopo questo si può procedere con la presentazione ufficiale delle domande d’iscrizione.
Ogni scuola avrà le sue caratteristiche ed i suoi orari a seconda della categoria scolastica frequentata (Primaria, Eso, Bachillerato), ma per tutti c’è la possibilità di mensa e di orari didattici con attività extrascolastiche.
La Spagna è promotrice di un’efficiente campagna di sensibilizzazione allo sport in ogni ambiente e la scuola ne è la principale rappresentante.
Se alla fine quindi, siete stati fortunati ed i vostri figli sono stati presi nel colegio appartenente al barrio in cui vivete, gioite pure e mandateli a piedi, da soli! Valencia è costellata di indicazioni pedonali, da tutti rispettate, che indicano il cammino sicuro per gli scolari.
Ne vedrete la mattina sgambettare a gruppi, o in solitaria, ma sempre con la divisa del colegio di appartenenza. Altra idea interessante questa per preservare la prima parte della vita dalla continua attenzione ai capi firmati e al “cosa mi metto oggi”.
Da queste parti le etichette non hanno poi tutta questa importanza e si vive ancora in una tranquilla convivenza con l’altro. La bellezza di Valencia sta anche in questo!
Articolo di Fabiana D’Urso