Nicoletta ha iniziato la sua avventura all’estero cinque anni fa con un tirocinio per poi ritrovarsi ad avere un ruolo di responsabilità nel settore dei viaggi studio all’estero.
Da dove ha avuto inizio la tua vita all’estero?
La mia vera esperienza all’estero ਠiniziata circa cinque anni fa quando mi sono trasferita a Cork (sud Irlanda) per uno stage nel settore dei viaggi studio. Sono partita con l’intenzione di svolgere un tirocinio formativo per un breve periodo di circa due mesi ed invece il “breve periodo” ਠdiventato un’esperienza di grande crescita personale e professionale. L’azienda presso cui ho fatto lo stage mi ha offerto un contratto di lavoro e a quel punto Cork si ਠrivelata la città in cui ho potuto concentrarmi su me stessa e sul mio nuovo ruolo professionale, mettendo “in pausa” il caos di Roma, la mia città . Sono passata da Tirocinante a Manager della filiale di Cork in circa un anno e mezzo. Credo davvero che le opportunità vadano cercate.
Quando si vive all’estero o quando si lascia la propria comfort zone ci si ritrova a tu per tu con se stessi e quindi senza punti di riferimento. Nonostante le difficoltà che fanno parte della vita all’estero, molte persone riescono a tirar fuori la propria ambizione e a far prevalere la positività . Credo di essere riuscita a fare leva sulla mia energia e voglia di fare, lavorando su me stessa e riuscendo soprattutto a capire che davanti a me avrei avuto l’opportunità di costruirmi una vita all’estero, da zero a tutto ciಠdi cui mi sarei circondata: amicizie, affetti e soddisfazioni professionali.
Di cosa si occupa l’azienda per la quale lavori?
Sono stata fortunata a trovare subito un settore che mi piacesse e che mi stimolasse a crescere professionalmente. L’azienda per cui lavoro (EazyCity) si occupa di offrire servizi di assistenza a studenti e professionisti che intendono partire per un’esperienza di studio o lavoro all’estero. Forniamo alloggi, servizi di supporto alla ricerca di un lavoro o di uno stage e corsi di lingua. Condividere la mia esperienza per poter facilitare quella di qualcun altro ਠciಠche pi๠mi appassiona di questo lavoro.
Perchਠhai lasciato un lavoro fisso a Roma per un tirocinio in Irlanda?
Nonostante avessi un lavoro a Roma che mi piacesse molto, mi si ਠpresentata un’opportunità in Irlanda che ho deciso di cogliere al volo. Prima di tutto per il bisogno di staccare da una città intensa come Roma e per la volontà di intraprendere un’esperienza di vita all’estero in un paese anglofono, partendo da una realtà a misura d’uomo come Cork. In quasi cinque anni d’Irlanda dove ho potuto affermarmi nel mio lavoro ho voluto aprire una parentesi francese, trasferendomi per quasi un anno a Parigi. Che posso dire, mi piacciono le sfide! Ho lavorato per una compagnia americana che accoglieva studenti americani a Parigi e devo dire che ho potuto migliorare il mio francese e rafforzare le mie competenze nel settore dello study-travel.
Parigi ਠuna città incredibile, bella (quasi) quanto Roma. Parigi offre tantissimo sia a livello culturale che lavorativo. Da subito sapevo perಠche non sarei rimasta a lungo e quando già pensavo alla prossima meta “finalmente la Spagna mi sono detta” ਠcapitata invece un’ottima opportunità nuovamente in Irlanda. Ero rimasta in contatto e in ottimi rapporti con i direttori di EazyCity i quali mi hanno proposto di rientrare in Irlanda per lavorare ad un nuovo progetto molto ambizioso. Dopo un anno a Parigi devo dire che tornare a Cork mi ha fatto apprezzare (ancora pi๠di prima) la gentilezza e disponibilità degli irlandesi e la loro apertura nell’accogliere gli stranieri che si trasferiscono lଠper motivi di studio o lavoro. Questi ultimi due anni e mezzo a Cork sono passati molto in fretta, merito anche della mia nuova posizione in cui i viaggi di lavoro tra le nostre diversi sedi e non solo erano pi๠ricorrenti. Tra questi viaggi (Dublino, Galway, Londra, Berlino) c’ਠstata pi๠di una volta Valencia, l’ultima aggiunta alle sedi di EazyCity. Il nostro ufficio si trova nel quartiere di Russafa dove gestiamo anche case e appartamenti per brevi e lunghi periodi. La fortuna del mio lavoro ਠche posso svolgere le mie attività anche da Valencia, dove l’azienda investirà molto nei prossimi anni.
Dopo avere lavorato in Irlanda e in Francia, finalmente la Spagna…
Nonostante fossi venuta a Valencia in vacanza molti anni fa, rivederla recentemente durante i miei viaggi di lavoro ਠstata davvero una piacevole riscoperta. Al contrario delle mie precedenti esperienze, la Spagna ਠDA SEMPRE stata tra le mie mete preferite, anche se devo ammettere che ho sempre avuto gli occhi su Barcellona. Nei miei ultimi viaggi ho rivalutato tantissimo Valencia, una città che offre tutto. Partiamo dal clima: come per tutti gli italiani che hanno vissuto in Irlanda o Regno Unito il tempo ਠdecisamente un fattore importante, a parte il buon stile di vita degli spagnoli. Ecco, a Valencia insieme a tutti i servizi che una grande città puಠoffrire, c’ਠanche il mare e tantissimo spazio verde. Non solo i giardini del Turia (Jardàn del Turia), che attraversano l’intera città , ma anche molti altri parchi che permettono di vivere al meglio lo spazio urbano. Valencia ha da poco inaugurato il nuovo Parque Central nel quartiere di Russafa. C’ਠvita, ma non c’ਠil caos di Barcellona; anche qui i mezzi funzionano molto bene e si puಠfare a meno della macchina. Valencia ਠcollegata benissimo con il resto della Spagna (si arriva a Madrid in meno di due ore). L’aeroporto se pur piccolo offre diverse connessioni con il resto dall’Europa e i costi dei voli dall’Italia sono spesso convenienti. àˆ una città che permette ai giovani di divertirsi e che offre servizi di buona qualità anche per accogliere le famiglie e un pubblico pi๠adulto.
Non sono sicuramente l’unica a pensare che Valencia sia la destinazione perfetta per viverci, infatti ਠnoto l’aumento delle richieste di trasferimento. Le liste di attesa per conseguire il NIE (il codice fiscale spagnolo) sono sempre pi๠lunghe.
àˆ difficile affittare casa a Valencia?
Per affittare una casa per una lunga permanenza spesso chiedono oltre ai mesi di deposito e anticipo anche la figura di un avalista. L’avalista sarebbe una sorta di garante con proprietà in Spagna, che garantisce per te nel caso in cui l’affitto non venisse pagato. In alternativa all’avalista, sta diventando sempre pi๠comune chiedere il pagamento ( a spese dell’inquilino) di un’assicurazione sulla casa che copra anche il caso di non pagamento dell’affitto. Se non lo chiedono a parte, potete essere certi che lo includono nell’affitto ed ecco giustificati parte degli aumenti sugli affitti. Tutto ciಠਠdovuto anche al cambio di alcune leggi sugli affitti che tutelano sempre meno chi affitta. Personalmente, ho impiegato circa un mese a trovare casa dall’Irlanda, ma avevo il vantaggio di un contratto fisso e la possibilità di mostrare tre buste paga precedenti, altrimenti avrei probabilmente dovuto pazientare un po’ di pià¹.
Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi a Valencia?
Il mio consiglio a chi decide di venire a Valencia ora ਠdi abbassare le proprie aspettative sulle tempistiche burocratiche, meglio mettere in conto un paio di mesi per sbrigare tutte le pratiche sul posto. Quello che si puಠfare prima di trasferirsi ਠprenotare un paio di mesi in una sistemazione temporanea, come Airbnb, o affidarsi ad un’agenzia tipo quella per cui lavoro EazyCity, che ti aiuti con la prima sistemazione in casa e con le pratiche dei documenti (NIE e Empadronamiento). L’appuntamento per il NIE si puಠprenotare in anticipo, prima dell’arrivo in modo tale da non perdere tempo.
Non ਠscontato ma come per tutti i trasferimenti mettete in conto delle spese iniziali importanti e sopratutto mettete in valigia tanta pazienza e il solito spirito d’adattamento. Superata la burocrazia iniziale sarà poi tutto in discesa!
Mucha suerte a todos!