Il campanile della “Seu” (Cattedrale) a Valencia, meglio conosciuto come “El Micalet” o “El Miguelete”, porta il nome della campana “Miguel” (Miguel), un santo che aveva l’obbligo di proteggere la città dalle tempeste e dai mali.
Iniziato nel 1381, quando in carica era il re Pedro Aragona e come Vescovo di Valencia amministrava Jaime, figlio di Don Pedro Infante e primo cugino di quel re, finito nel 1425, come si legge sulla lapide che è nella base, vede come ultimo architetto Martñ Llobet a lavorarci su. La terrazza sulla torre campanaria è molto posteriore della torre: questa è stata fatta tra il 1660 e il 1736.
Il campanile è in stile gotico (secoli XIV-XV), e non fu mai completato. C’era un progetto disegnato da Antoni Dalmau nel 1453 che non fu mai realizzato.
El Miguelete ha un elegante cresta traforata che fungeva da ringhiera-parapetto sulla terrazza. Realizzato nel 1424 da Martñ Llobet, è stato raso al suolo nel XVIII secolo per costruire l’incoronazione reale della torre, sostituito da una ringhiera di metallo nei primi anni del XX secolo. Nel 1983 è stata fatta da Francisco Pons Sorolla una nuova ringhiera o “apitrador” con caratteristiche neo-gotiche che oggi possiamo ammirare.
Il campanile è costituito da quattro corpi (ossia livelli) di uguale altezza, è ottagonale e una altezza di 63 metri (51 piedi sulla terrazza) e la circonferenza è pari alla sua altezza. E ‘stato costruito interamente in muratura di pietra. In origine è stato progettato come una torre non connessa alla cattedrale, ma una successiva riforma nel XV secolo lo congiunse ai piedi della Seu. Nella sua potente mole, le aperture esterne allungate permettono l’illuminazione interna della scala a chiocciola da cui si accede alle varie stanze aperte e si usa per raggiungere la terrazza. Dopo 207 gradini di pietra, finalmente, il premio di un faticoso salire e’ proprio la terrazza in cima da dove si può vedere quasi tutto di Valencia e dove si trova il campanile con la campana che dà il nome alla torre, ovvero Miguel.
Fuori, i “corpi” di ogni sezione della torre sono separati da modanature che scandiscono i vari livelli (ossia i “corpi”) che forma e i bordi che realizzano i contrafforti ottagonali. In totale, ci sono quattro corpi e tre sale:
Il primo corpo è solido, lasciando solo il foro della vite della scala.
Nella seconda sezione troviamo la prima sala: conosciuta come “il Preso” (carcere) o asilo per i rifugiati, perché qui si rifugiavano i perseguitati sotto la protezione della Chiesa. Si tratta di una stanza cupa con muri spessi e poca o scarsa luce verso l’interno.
Nel terzo corpo si trova la seconda sala, la casa del “Ringer” (incaricato di suonare le campane). Sul soffitto della sala c’è un foro comunicante con la terza camera. Nei giorni normali si deve suonare almeno dieci volte le campane. La stanza è a volta e illuminata da due finestre strette.
La terza stanza corrisponde al quarto e ultimo corpo ed è il Consiglio delle campane, occupato undici campane di un totale di tredici. Ha otto finestre o aperture e un frontone decorato con trafori gotici. La sala è coperta con volta. Queste undici campane sono mosse manualmente, tranne “La Barbera“, che ha un motore controllato da un computer, anche se ciò non esclude che possono essere suonata manualmente.
“La Maria” e “Manuel” hanno una catena di trazione che prende automaticamente il tocco. “Il Manuel” suona così integralmente il canto tradizionale di “tancar Muralles loro”, annunciando la chiusura delle porte della città .
La più antica campana è conosciuta come “Caterina” (Catherine) del 1305, che era già nella vecchia torre campanaria si trova nello spazio ora occupato dalla Sala Capitolare. Le finestre della stanza in cui sono queste campane, vengon chiuse con pannelli di legno a vista dall’esterno per preservare il suono originale. Della conservazione delle campane e’ responsabile l’Associazione “Campaners della Cattedrale di Valencia”.
Nella parte più alta del campanile “El Micalet” si nota la campana “Miquel” che dà il nome alla torre, una delle più grandi in Spagna e la più grande nella ex Corona d’Aragona. Ha 238 diametro cm. e pesa 7.805 kg. Creata nel 1539 da Lluñs Trilles, questa campana suona proprio come un accordo per segnare le ore che passano del giorno e della notte e niente altro, se non raramente.
Sopra di esso vi è un’altra campana che segna il quarto (“dels campana litri”), risalente el 1736, ed è stato fatta da Luis Castaner dedicata a “Gesù, Maria, Giuseppe, Gioacchino e Anna “, ovvero i patroni di questa campana. àˆ l’unica con lo stemma della città e pesa 724 Kg.
L’ultima campanella è conosciuta come “Cimboriet”; oggi non è più utilizzata e, come suggerisce il nome, si trova sulla parte superiore della cupola.