Fa discutere in questi giorni la decisione presa dal governo della Catalogna di abolire la corrida nella propria regione. Con questa decisione il parlamento catalano apre una forte discussione nell’opinone pubblica spagnola. Da sempre il popolo spagnolo di divide in due su questo tema. C’ਠchi difende la “cultura taurina” invocando l’intervento del ministero della cultura per difendere la corrida e chi come le numerosissime associazioni animaliste presenti nel territorio iberico, che invece difendono il diritto alla vita dei tori.
Parliamo perಠora di numeri cosa comporterà¡ nel governo di Barcellona questa scelta? Si parla di un indotto economico di circa 400 milioni di euro. Infatti intorno al mondo delle manifestazioni taurine c’ਠun indotto economico non indifferente. A parte le persone che lavorano direttamente ne “Las plazas de Toros” ci sono moltissimi locali come ristoranti e bar taurini dove centinaia di persone si incontrano per discutere davanti ad una “cerveza” delle toreate dei vari toreri come Enrique Ponce, Francisco Rivera, Josà© Tomà¡s, etc.
Anche il settore turistico sembra che risentirà¡ di questa decisione, sono migliaia i turisti che ad ogni fiera taurina arrivano da tutto il mondo per vedere le corride a la plaza de toros a Barcellona.
In ogni fiera che si rispetti poi ci sono bancarelle, negozi, e addirittura macellerie specializzate in carne di toro, tutto questo almeno in Catalogna andranno entro Gennaio 2012 a sparire. Invece si calcola che i tori che sopraviveranno dopo questa decisione saranno circa 112 ogni anno.
Nel frattempo il governo di Madrid non prende posizione sul tema ma la discussione si sta sempre di piຠanimando.
Vedremo un futuro quindi, di una Spagna senza piຠcorride?
Io sinceramente non credo ma staremo a vedere cosa succederà¡.