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Il Palazzi del Marchese de Dos Aguas e Cervellà³.

indexRiuscite ad immaginare di tornare a vivere nella Valencia dei nobili e dei gran borghesi? Quando si cammina di fronte alla facciata del palazzo del Marchese de Dos Aguas (rinconada C / Federico Garcà­a Sanchiz, n. 6 e ha anche ingressi C / Poeta Querol, n. 2), cerchiamo di immaginare come sarebbe stato il “ricco” di Valencia in quei secoli passati. La facciata, dominata dalla immagine della Vergine da cui discendono due flussi d’acqua in allusione al titolo di marchese e Atlantis ai due lati che simboleggiano i due fiumi, senza dubbio stupisce. Nel 1867 il palazzo ha subito un lifting da Jose Ferrer e purtroppo sono scomparsi i dipinti che erano in cattive condizioni a causa dell’umidità .

All’interno, ad attendere i visitatori ci sono i tesori e un riflesso di vita che un tempo appartenevano alle categorie sociali superiori, ed ora sono esposti solo per la gioia della città .

A ciಠva aggiunto che il palazzo ospita il Museo Nazionale della Ceramica e Artes Suntuarias Gonzà¡lez Martà­, oltre alla Sala cinese, la Sala delle Porcellane, la camera da letto marchese, la sala da pranzo e la sala da ballo.

L’edificio era di proprietà  di Perellà³s Rabassa, che ha acquisito il titolo di Marchese de Dos Aguas nel 1699, concesso alla famiglia da Carlo II. Si ritiene che ਠstato probabilmente in origine una necropoli romana del primo e terzo secolo  a causa di scoperte in uno dei suoi cortili il 9 settembre 1743.

Lasciando il palazzo ci si sente addosso la strana sensazione di vuoto dopo tanto sfarzo, ma ci attende ancora la Plaà§a de Tetuan e un’altra sguardo da vicino questa volta all’architettura borghese: Il Palacio de Cervello.

-2793L’edificio, che si trova di fronte al Convento di Santo Domingo, parte dell’ambiente della storica piazza di Tetuan. Solo la facciata ਠconservata con il suo aspetto originale, fiancheggiata da due torri e due balconi. Tra l’altro, all’interno e’ stata scritta parte della storia spagnola.

Costruito nel XVIII secolo dai Conti di Cervello, signori di Oropesa, le sue mura nascondono visite di personaggi importanti come il re Fernando VII o momenti marcati della storia valenciana e nazionale: a causa della demolizione del Palazzo Reale nel 1810, divenne residenza ufficiale monarchi quando  visitavano la città . Nel 1814, per esempio, Fernando VII ha firmato il decreto con cui ha sciolto il Parlamento e ha abrogato la costituzione del 1812. Un’altra data registrata nelle  stanze del palazo ਠquella del 1840, dove la moglie di Fernando VII, Maria Cristina, abdicಠla reggenza.

Dopo il restauro, l’edificio ospita anche il Museo del Palazzo Cervello, l’Archivio Comunale di Valencia e la Biblioteca Comunale Morales Serrano.

Hai intenzione di fare questa visita? àˆ possibile farlo in due modi, in modo indipendente o singolarmente (con giorni liberi e tariffe speciali gratuiti per i disoccupati, per esempio) o attraverso un percorso.

Attraverso una visita guidata si dispone una guida che spiegherà  ogni stanza e parte della storia degli interni dei due palazzi, della durata di 2 ore. I bambini sotto i 12 anni entrano gratuitamente. Ecco maggiori informazioni sul percorso.

Palacio de Cervello  – Telefono: 96 352 54 78 – Ext 4496.

Ore:
Martedଠal Sabato 9:30-14:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Domenica e festivi dalle 9:30 alle 15:00 ore.
Chiuso: 1 e 6 gennaio, 1 maggio e il 25 dicembre.

Museo Nazionale della Ceramica e Artes Suntuarias “Gonzalez Martà­” – Palacio Marques de Dos Aguas – Telefono: 96.351.63.92 Fax: 96.351.35.12

Ore:
Martedଠal Sabato 10,00-14,00 e 16,00-20,00.
Domenica e festivi dalle 10:00 alle 14:00 ore.
Chiuso il lunedà¬.

Prezzi
Ammissione generale – 3 €.
Gruppi: organizzare una visita al Museo.
Under 18, over 65, ingresso gratuito disoccupati e pensionati.
Entrata sabato pomeriggio e la domenica liberi per tutti.