Agli inizi del ventesimo secolo, imbaccucati negli spolverini di percalle, i valenciani salutarono l’avvento del modernismo. L’Esposione Regionale del 1909 fece arrivare a Valencia le migliori menti e artisti della scultura ed dell’architettura iberica e europea. Verso il Paseo de la Alameda, è possibile ancora visitare il Palazzo delle Esposizioni, costruito in soli 70 giorni. Qui troviamo la Asylum Breastfeeding (ora Balnerario de La Alameda), e la Manifattura Tabacchi, che è divenuta un ufficio di servizio cittadino per pratiche burocratiche e le amministrazioni comunali.
La corrente modernista rivela come elementi decorativi l’uso di ferro, ceramica e vetro. In Valencia il Modernismo è stato caratterizzato da una certa esaltazione dei temi del frutteto, della Fallas, delle arance e dei pescatori, tra gli altri.
Tutto questo fermento agli inizi del Novecento porto’ ad esempio alla creazione del Palazzo Municipale da parte di Francisco Mora e alle opere scultoree di Ramón Lucini e Félix Pizcueta. Con l’abbattimento delle mura cristiane cittadine, Valencia si espanse, nacque la calle Colón tra il mare ed il quartiere di Russafa, dando origine al quartiere molto elegante dell’Eixemple, ovvero il luogo in cui si sviluppo’ il modernismo architettonico cittadino.
Il risultato di questa trasformazione urbana, dopo oltre un secolo, ci mostra i dettagli delle facciate ampie o sottilissime, lo stile inconfondibile delle finestre e dei balconi novecenteschi in una sinfonia che include i tetti, le cupole e le mansarde all’interno di un manipolo di strade che si dipanano da e verso il Mercado de Colón. Tante sono le strutture all’interno del quartiere di Eixample che hanno saputo resistere all’usura del tempo, che secondo Paolo Conte “passa anche sotto i sofa’ “.
Il Mercado de Colón fu ideato sempre dall’architetto Francisco Mora: inaugurato nel Natale del 1916, le sue decorazioni interne mostrano meravigliose applicazioni in ceramica, con raffigurati i vari prodotti emblematici delle terre Valenciane (il riso, le arancie, ecc.), ma anche della fauna e della flora della regione, oggi riconverteito in centro commerciale effcientissimo e frequentatissimo.
L’edificio del Banco de Valencia si trova nella città nell’angolo di Calle Juan de Austria. l’edificio risponde al movimento artistico che ha scosso il paese, al momento, dopo la guerra civile. La base dell’edificio è a due piani per mano di Javier Lleo nel 1935. La costruzione è stata poi completata nel 1942.
Di fronte a La Lonja, troviamo un altro edifici modernisti, come il Mercato Centrale costruito tra il 1910 e il 1928. Come elementi decorativi campeggiano un pesce spada ed un pappagallo, conosciuto con il nome di “Parrot Mercat“. Vicente Ferrer, sempre un grande architetto valenciano, fu il fautore invece della Casa de las Naranjas situata nella Calle Cirilo Amorós (numero 39). Lungo lo stesso calle si trova anche la casa de Matiàss Romero (numero 48).
Altre opere interessanti all’interno del quartiere Russafa sono la Basilica di San Vicente Ferrer, oltre alle opere di Carlos Turia in onore di Tomàss Trenor, di fatto il motore dell’ Esposizione del 1909, così importante per Valencia. Vicino a Plaza del Ayuntamiento, da vedere la Posta Centrale, costruita nel quartiere di pescatori di Valencia. Il Palazzo delle Poste è stato completato nel 1922. Se andiamo in Calle Sorni, troviamo la Dragon House, progettata nel 1901 e le cui decorazione principali sono fiori e draghi. Lo stile del palazzo prese il nome di “fantastico medievalismo“.
Verso la Gran Vña Marqués del Turia, da vedere due edifici davvero emblema del modernismo valenciano, ovvero Casa Ortega e Chapa House. Dal Mercato Centrale, in pochi passi si arriva alla Stazione Nord, inaugurata nel 1917. L’arredamento è uno dei più belli del paese, pieno di piastrelle, ceramiche e mosaici con motivi cari ai Valenciani, nonché con gli emblemi della città . Soprattutto si nota la sua facciata, ricoperta di arancione. All’interno ci sono diversi mosaici di benvenuto per i viaggiatori in diverse lingue.