La Spagna è uno di quei paesi in cui è stato legalizzato il matrimonio omosessuale. La legge oramai e’ “vecchia, essendo passata circa 10 anni fa. Il Parlamento spagnolo, infatti, il 30 giugno 2005 con uno storico decreto ha approvato una legge che rende legale l’unione tra due persone dello stesso sesso.
La decisione ha cambiato l’attuale articolo 44 del codice civile spagnolo, grazie all’aggiunta di un paragrafo che ora recita:
El hombre y la mujer tienen derecho un contraer matrimonio compatibile las Disposiciones Código de este. El matrimonio tendràs los mismos requisitos y cuando amboni efectos del mismo contrayentes sean o diferente de sexo.
(“L’uomo e la donna hanno il diritto di sposarsi in conformità alle disposizioni del presente codice. Il matrimonio avrà gli stessi requisiti ed effetti nel caso in cui i contraenti siano dello stesso sesso o di sesso diverso)”.
La Spagna ha aperto non solo le porte al matrimonio gay per i propri cittadini, ma, seguendo alcune linee guida europee, anche a chi vuole sposarsi con un compagno/a dello stesso sesso….e non lo può fare nel proprio paese. La penisola iberica, infatti, permette la celebrazione di matrimoni tra stranieri a condizione che almeno uno dei due futuri sposi abbia chiesto e ottenuto il soggiorno in Spagna. Esattamente come per le coppie eterosessuali.
Va detto e sottolineato che i matrimoni eseguiti all’estero tra due persone dello stesso sesso non sono riconosciuti in alcuni paesi dell’UE, come ad esempio in Italia, mentre è pienamente riconosciuto nel Regno Unito.
Bisogna anche ricordare che il matrimonio tra due cittadini stranieri residenti in Spagna non concede automaticamente la cittadinanza spagnola.
In Spagna, così come avviene per il matrimonio civile, è anche possibile contrarre il matrimonio in chiesa da parte di una coppia dello stesso sesso, proprio come per gli eterosessuali. Il matrimonio religioso anche in questo caso comporta automaticamente la registrazione del matrimonio civile.
Oltre al documento attestante la cittadinanza spagnola, sarà necessario disporre di un documento che viene rilasciato nel paese di origine, ovvero il “Certificato di Stato Libero“. Questo documento certifica che la sposa e lo sposo (celibe/
I costi per le pratiche di matrimonio sono pari a zero. Se togliamo l’affitto o l’acquisto di una casa per le residenze ed i costi di un interprete o di un avvocato se necessario, per il resto tutto dipende da come si vuole celebrare il rito e la festa che segue! A Valencia avete solo l’imbarazzo della scelta tra fantastici scenari e ottimi ristoranti stellati!
Quindi a Valencia il matrimonio gay ha una procedura identica a quella che vale per un matrimonio contratto tra persone di sesso diverso.
Inoltre chiunque può chiedere il divorzio nel caso le cose non vadano come le avevate previste. Anche in questo malaugurato caso, le procedure sono state notevolmente semplificate, consentendo di presentare istanza di divporzio già tre mesi dopo il fatidico sì. Si spera, ovviamente, che i casi infelici siano molto pochi. Ma è bene sapere che in Spagna se è facile sposarsi, è anche molto veloce fare marcia indietro e… divorziare!