Il monastero di San Miguel de los Reyes apre le sue porte alle famiglie il sabato e la domenica. Il monastero a Valencia e la Biblioteca Nicolau Primitiu aprono le porte ogni sabato e domenica mattina a famiglie e visite individuali senza prenotazione.
Le visite culturali al Monastero di San Miguel de los Reyes e la mostra permanente della Biblioteca di Valencia hanno una durata di 50 minuti in due turni che iniziano alle ore 12.00 e alle ore 13.00.
Durante il tour si visiterà il chiostro meridionale del monastero, la chiesa di San Miguel, la cripta in cui vengono salvati i resti di Ferdinando d’Aragona e Germana de Foix, la scala di clausura e il sito archeologico sul lato settenrionale del monastero.
Le visite nei fine settimana si rivolgono al pubblico piu’ giovane e ai bambini. La visita del monastero diventa una sfida per i più piccoli in cerca di risolvere gli enigmi che la guida gli sta proponendo. Tra le sfide vi è quella di scoprire il quadrante verso il basso o i quattro leoni nascosti nella chiesa di San Miguel; identificare la palla di pietra che chiude il chiostro a sud del monastero e il lampo che ha incrinato il tutto un giorno di tempesta; si deve anche individuare la data dipinta su un fregio della scala claustrale corrispondente all’anno di costruzione del monastero dal Duca di Calabria, risalente al 1546.
Inoltre, i bambini possono divertirsi a giocare nel più antico campanile delmonastero o indagare dove cade il raggio di sole nella cripta il 29 settembre alle ore 9.30, unico momento dell’anno in cui cripta è illuminata con luce naturale.
E, infine, l’esposizione permanente che è attualmente destinata per lo storico Francesc Almela i Vives, che ha offerto un campione variegato di materiali apprezzati da questo amante del libro nella Biblioteca di Valencia dove e’ possibile visitare la sua collezione.
La storia del monastero
Le origini della convento risalgono al 1381 quando sulla ex fattoria musulmana di Rascaña, gli abati di Santa Maria de la Valldigna fondarono un piccolo monastero cistercense chiamato San Bernat de Rascanya, attualmente a nord del monumento.
Il 1546 è la data in cui è iniziatail disegno del monastero con la struttura che è sopravvissuta fino ai giorni nostri. I viceré di Valencia, Germana de Foix e il Duca di Calabria, Fernando de Aragon, incaricarono l’architetto Alonso de Covarrubias di questo lavoro che è tra i più importanti nel Rinascimento di Valencia, anche se alcuni pezzi come la chiesa furono costruiti nel periodo barocco.
Dalla confisca ecclesiastica del XIX secolo fino al 1966, il monastero e’ stato usato come magazzino di fertilizzanti e come fabbrica – dal 1869 è diventato una prigione per criminali e prigionieri politici.
Nel 1999 ha completato la riabilitazione con il recupero di elementi storici e spazi abilitati per l’uso come la biblioteca, per depositi di materiale bibliografico e co diverse sale di consultazione e spazi per mostre.
Dal 2000, il monastero di San Miguel de los Reyes è la sede della Biblioteca di Valencia Nicolau Primitiu e ospita più di un milione di documenti di autori valenciani e opere prodotte a Valencia o soggetti legati alla cultura di Valencia.
La Biblioteca di Valencia merita almeno un tour virtuale sia castigliano e Valencia on-line dal sito web della biblioteca. C’è anche una visita aerea qui.