Le strade stesse di Xà tiva sono come una splendida galleria pubblica che non richiede biglietto d’ingresso. Montato in alto su quasi tutte le mura della città vecchia, il suo famoso castello domina la pace della cittadina: qui i cognomi celebri indugiano su di placche in cotto per celebrare la vita dei santi. Nei suoi meandri cercate la Plaà§a del Mercat, una piazza al vertice del passaggio che mostra segni del tempo con una alternanza di ruderi semi-diroccati e palazzi moderni tra ciottoli sulle strade che ancora trasudano tanto fascino. Nascosta in un angolo ਠil Posanda del Pescado, da cui ci sono a penzoloni porzioni di pesce grasso. Le sue porte e persiane splendidamente scolpite sono alterate da anni di abbandono.
Luogo di nascita di due papi Borgia (Borja), Callisto III e Alessandro XI, la cui famiglia ha controllato praticamente il potere papale per quasi duecento anni. E’ stata la prima città in Europa per la produzione di carta, durante il periodo dell’occupazione moresca, e ancora oggi “carta” in Marocco ਠancora conosciuta come “xativi”.
Il castello di Xà tiva risplende in tutta la sua bellezza. Esso si trova nella città omonima vicino Valencia. E’ strategicamente situato sull’antica strada Via Augusta che porta a Cartagena e Cadice da Roma attraverso i Pirenei e lungo la costa del Mediterraneo. Si trova sulla montagna conosciuta come Vernissa e da questo, una serie di torri e mura difensive hanno abbracciato la città . L’origine del palazzo ਠforse iberica, le cronache pi๠antiche raccontano di Annibale e l’attraversamento di Sagunto.
Il periodo romano ਠvisibile attraverso i serbatoi d’acqua situati nella parte pi๠alta del forte, dove siamo in grado di apprezzare il periodo medievale islamico e gli stili prevalenti nel tempo. Il castillo e’ stato dichiarato Monumento Storico-Artistico ed ਠstato parzialmente restaurato. Il castello puಠessere diviso in due parti: il Castello Inferiore ਠla zona pi๠antica e la sua origine si crede sia da ricercarsi addirittura prima dell’arrivo dei Romani. Il Castillo Sindaco, la cui costruzione sarebbe iniziata con i Romani e successivamente modificata da arabi, cristiani, ecc, e’ invece la parte piu’ moderna. Queste due fortificazioni sono unite da pezzi di muro eretti in tempi diversi.
Il poeta latino Silio Italico (101-25BC) nel suo poema sulla guerra punica siriferisce a Saetabis Celsa arce, ovvero Xà¡tiva con il suo castello alto, per cui vi ਠla prova che un castello esisteva in epoca romana. La grande struttura che si vede oggi ਠun misto di iberica, romana, influenze moresche e fortificazioni poi cristiane.
Con le sue 30 torri e quattro porte fortificate, una delle pi๠belle strytture fortilizie nella Comunità Valenciana, non solo per il suo valore storico, ma anche per le sue fontane, i piccoli aranceti, i giardini di erbe che profumano l’aria, e danno un senso di ciಠche la vita deve essere stata come in una città importante nel passato.
Le fontane e giardini non sono solo miglioramenti moderni, ma erano una parte importante della cultura moresca. Ciಠche ਠaltrettanto impressionante ਠche, in piedi sulla torre alle due estremità del lungo castello sottile, si diventa consapevoli di quanto sia enorme l’impegno messo nel costruire una tale struttura in un luogo cosଠinaccessibile.
Nel 1092, il castello cadde sotto l’occupazione della dinastia Almoravid che furno espulsi in una rivolta nel 1145, durante la quale la fortificazione fu assediata dal governatore di Valencia, Marwan Abd-al-Aziz. Nel 1171, il castello cadde, insieme al resto della costa di Levante, nelle mani degli Almohadi.
Re Giacomo I d’Aragona aveva appena iniziato la sua crociata da qui, esattamente nell’estate del 1239,fino all’acquisizione di Xà¡tiva il 22 maggio 1244, dopo ben cinque mesi di assedio. Dopo la presentazione al monarca cristiano e la firma del Trattato di Jà¡tiva i Mori consegnarono il Castello ​​pi๠piccolo, mentre, in base ai termini del trattato, furono autorizzati ad occupare il castello pi๠grande per altri due anni .
Intanto re Giacomo I d’Aragona ripopolo’ una gran parte della città con catalani e coloni aragonesi.
Hotel Restaurante Mont Sant
Quando ci si avvicina Xativa, a 40 minuti di auto a ovest di Valencia, la fortificazione sembra costruita su un crinale, mentre ad un attento esame si capice come le sue pareti si innalzino dalla città stessa!
Le pareti inferiori aprono una strada tortuosa verso l’alto. Proprio come si passa una chiesa sulla sinistra, si vedrà l’ingresso dell’Hotel Ristorante Mont Sant in uno dei paesaggi pi๠incredibili nel sud di Valencia, sotto il castello di Xativa e circondato da un ottimo paesaggionaturale.
Da quando ਠstato aperto nel 1994, Hotel Restaurante Mont Sant ਠuno degli alberghi pi๠importanti a Xativa e nella Comunità Valenciana. L’hotel ਠstato dichiarato monumento architettonico e artistico e molti importanti eventi storici e culturali si sono svolti qui. 16.000 m2 di giardini, pieni di fiori d’arancio e gelsomino, immersi nel silenzio: il fascino che si respira in ogni angolo del luogo e il comfort delle sue strutture, rendono l’hotel un paradiso di pace. Il ristorante dell’Hotel Mont-Sant ਠuno dei pi๠popolari della zona grazie alla sua cucina mediterranea e fresca.